Il mondo di WordPress è in continua evoluzione, e negli ultimi anni i page builder hanno avuto un ruolo fondamentale per semplificare lo sviluppo dei siti web. Tuttavia, questi strumenti hanno portato anche limiti evidenti: lock-in, codice pesante e scarsa interoperabilità.
In questo scenario nasce Etch, un progetto che promette di cambiare radicalmente le regole del gioco. Ma si tratta davvero di una rivoluzione, o più di un’idea ancora in fase di maturazione?
Cos’è Etch e perché se ne parla
Etch non è un classico page builder con interfaccia drag & drop. Al contrario, il suo approccio si basa sui core block di Gutenberg, evitando markup proprietario e lock-in.
Questo significa che tutto ciò che viene creato resta compatibile con WordPress “puro”, mantenendo leggibilità e trasparenza del codice. Una differenza non da poco rispetto a builder più diffusi come Elementor o Divi..

I punti di forza
- Nessun lock-in: i contenuti restano basati sugli standard WordPress.
- Codice pulito: niente shortcode o markup superflui.
- Integrazione bidirezionale con Gutenberg: le modifiche si riflettono sia in Etch che nell’editor nativo.
- Componenti riutilizzabili e dinamici: una logica più vicina a framework moderni come React o Vue.
- Performance elevate: il codice snello si traduce in punteggi molto alti su PageSpeed.
Questi aspetti lo rendono interessante soprattutto per sviluppatori e web agency che puntano a scalabilità e mantenibilità.
I limiti da considerare
Naturalmente non è tutto rose e fiori. Etch richiede un cambio di mentalità, perché chi arriva da builder classici deve abituarsi a un approccio più tecnico. Essendo un progetto giovane, la documentazione è ancora in crescita e la community ridotta. Ci sono poi incertezze sulla compatibilità con l’intero ecosistema di plugin e, come per ogni novità, resta da vedere se avrà la solidità necessaria per imporsi davvero sul lungo periodo.
Per chi è adatto

Etch può fare la differenza per sviluppatori che vogliono avere il pieno controllo sul codice, per agenzie che lavorano su progetti scalabili e per designer che cercano più libertà creativa senza dipendere da decine di plugin. Non è invece la scelta migliore per chi cerca una soluzione immediata e intuitiva come quelle offerte dai page builder più diffusi.
Prezzi e disponibilità
Attualmente Etch è disponibile tramite offerte LTD (LifeTime Deal), una formula che attira gli early adopters ma porta con sé un margine di incertezza. I dettagli sui futuri piani di prezzo non sono ancora chiari, e sarà importante capire come evolverà il modello di business una volta terminata questa fase iniziale.

Test svolti da Visiodot su Etch
Sito Test: https://donelasci.it

Punteggio Page speed:
https://pagespeed.web.dev/analysis?url=https%3A%2F%2Fdonelasci.it%2F


Conclusione
Etch rappresenta più di un semplice strumento: è una nuova visione dello sviluppo su WordPress. La sua forza sta nella trasparenza, nella modularità e nella promessa di un futuro senza lock-in. Tuttavia, la sua giovinezza lo rende ancora un prodotto da maneggiare con cautela. In sintesi, Etch ha il potenziale per diventare uno standard, ma oggi è soprattutto una scommessa: perfetta per chi vuole sperimentare e guardare avanti, meno indicata per chi ha bisogno subito di un ambiente consolidato e con un ecosistema maturo.